Una delle disfunzioni sessuali più diffuse al giorno d’oggi è l’eiaculazione precoce: infatti, si calcola che, solo in Italia, essa colpisca circa 4 milioni di uomini, di età compresa tra i 18 ed i 70 anni.
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Clik here to view.Sebbene per molto tempo l’eiaculazione precoce sia stata considerata come un problema legato a cause ben precise, come conflitti o disagi psicologici o problemi organici, secondo alcuni studi recenti questa disfunzione sessuale così diffusa potrebbe essere generata da una condizione ereditaria.
A confermarlo è una recente ricerca effettuata da un team di ricercatori svedesi e finlandesi, che hanno effettuato uno studio su un campione di uomini di età compresa tra 18 ed i 45 anni: a queste persone (circa 1300) è stato chiesto quale fosse la durata media del rapporto sessuale, e sono state effettuate alcune ricerche per individuare la presenza di una eventuale anomalia genetica.
Il dato determinante di partenza di questo studio era il fatto che l’eiaculazione precoce fosse causata da una anomalia genetica, ovvero un difetto nel gene responsabile del rilascio della dopamina: la dopamina è un neurotrasmettitore che si occupa anche del controllo del piacere; se è presente un difetto genetico, la dopamina non funziona correttamente e ciò potrebbe determinare l’insorgenza di eiaculazione precoce.
Nel corso dello studio, sono stati anche prelevati dei campioni di saliva dagli uomini che hanno preso parte alla ricerca: in questo modo, è stato possibile analizzare la presenza di eventuali difetti di questo gene, ottenendo un risultato interessante. Infatti, gli uomini che erano ‘affetti’ da un difetto del gene DAT1 avevano maggiori possibilità di sviluppare eiaculazione precoce rispetto al campione di uomini che non presentava questo difetto.
Secondo gli scienziati che hanno guidato la ricerca, il risultato che è stato ottenuto è molto importante perché indica una sicurezza nel trattamento del disturbo con farmaci che contrastano i problemi di dopamina: significa che, in molti casi, utilizzare un trattamento farmacologico può essere di aiuto per contrastare l’eiaculazione precoce, e che quindi si sta percorrendo la giusta strada.
Tuttavia, anche se la ricerca in questione è interessante perché rivela una possibile sfaccettatura dell’eiaculazione precoce indicando tra le possibili cause anche quella ereditaria, rimane da capire in che limiti l’uso di medicinali rappresenti davvero una soluzione efficace contro questo disturbo.
Il più delle volte infatti, è possibile utilizzare dei trattamenti non di tipo farmacologico, ma ugualmente efficaci, contro l’eiaculazione precoce, ricordando che il farmaco non è un rimedio definitivo: chi soffre di questa disfunzione sessuale deve riflettere sull’importanza dell’individuazione della causa effettiva del disturbo, perché è solo così che si può eliminare il problema alla radice, ritrovando la giusta serenità individuale e di coppia.
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